Vincenzo Bernardi
1 Agosto 2018
Biennale di Venezia: perché Arcipelago Italia è una chance di comunicazione persa

Per i canali ufficiali esiste soltanto il curatore Cucinella. Poca luce sui protagonisti dell’allestimento
Arcipelago Italia è il tema del Padiglione Italiano alla 16esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia scelto da Mario Cucinella che ne è stato nominato curatore dal Ministro dei Beni Culturali. Alla base dello sviluppo del tema – che si compone di cinque progetti, otto itinerari e una serie di eventi collaterali – vi è una “indagine conoscitiva, portata avanti tramite una call sul web, che si proponeva l’obiettivo di individuare esempi concreti”.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
La Via Francigena dell’architettura contemporanea
La call, lanciata nello scorso giugno dal MiBACT, ha raccolto più di cinquecento candidature (un numero preciso non è disponibile) tra le quali sono stati selezionati sessantasette progetti per comporre gli otto itinerari che si snodano attraverso tutto il territorio italiano a comporre una sorta di Via Francigena dell’architettura contemporanea italiana lunga 5601 km.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Nella call non si faceva riferimento a come i progetti selezionati sarebbero stati utilizzati, mentre l’obiettivo dichiarato era “conoscere esempi che sottolineano il ruolo che l’architettura contemporanea può svolgere all’interno di insediamenti distanti dai grandi centri urbani ed estranei alle dinamiche delle città metropolitane, spesso percepiti come luoghi marginali e di passaggio, ma che possono riacquistare centralità nel dialogo tra nuove esigenze e stratificazione storica del paesaggio” . Veniva però abbastanza naturale pensare che sarebbero stati parte strutturante del progetto curatoriale e sarebbe stata data loro adeguata visibilità in un contesto – sia fisico che online – così prestigioso come la Biennale di Venezia.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Fotogrammi nel mare della rete
Chi non ha avesse ancora visitato la Biennale e si affidasse alla rete per avere un’idea di Arcipelago Italia, rimarrebbe abbastanza sorpreso dalla difficoltà a individuare i sessantasette progetti selezionati. Nel sito ufficiale dell’evento – www.arcipelagoitalia.it – non sono presenti immagini: soltanto nella sezione Itinerari sono descritti in maniera estremamente sintetica, mentre i nomi dei progettisti compaiono nei crediti in fondo alla pagina. Delusa la speranza di trovarli nella Gallery, bisogna addentrarsi nell’Area Stampa previa registrazione e scaricare la cartella Immagini — Itinerari per visualizzare i progetti sotto forma di immagini singole numerate alle quali è abbinato un file elenco di crediti. Non vi è traccia dei progetti neanche sul sito personale del curatore, che pure nella call del ministero compare ufficialmente.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Poco sui social e sulla stampa
La situazione non cambia sui principali social network. Sulla pagina Facebook @arcipelagoitalia2018 sono preponderanti i post che riguardano il curatore e quelli degli eventi, mentre su Instagram – arcipelagoitalia – compaiono foto di laboratori, di visitatori e istantanee di borghi e di paesaggi; su Twitter più o meno la stessa cosa.
Tra le principali riviste di settore solo domusweb.it pubblica online i progetti – per il momento – appartenenti a quattro degli otto itinerari.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Estendendo poi la ricerca su Google questo è, sinteticamente, ciò che viene fuori:
– l’idea di Arcipelago Italia è di Mario Cucinella;
– l’allestimento è di Mario Cucinella;
– la selezione dei progetti è di Mario Cucinella;
– l’immagine più frequente sul web è uno schizzo di Mario Cucinella;
– è completamente assente una comunicazione istituzionale adeguata che dia anche il minimo risalto ai selezionati;
– la pubblicizzazione dei partecipanti è affidata all’autopromozione.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Tra le varie interviste a Mario Cucinella che è possibile reperire in rete una è titolata Tutto quello che c’è da sapere sul Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia e colpisce per il fatto che, forse per un involontario lapsus freudiano del titolista, tra tutte le cose appunto da sapere non ci siano almeno un link con i riferimenti dei progetti selezionati.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Forse c’è vita su Encelado
Quali siano le nuove forme di vita che secondo il Padiglione Italia hanno attecchito sul nostro territorio rimane – nel web e nonostante la call – pressoché un mistero. Da questa distanza poi anche l’immagine stessa dell’Arcipelago assume una forma piuttosto sbilanciata con una grossa isola centrale, poche isole secondarie e piccoli atolli che si fa fatica a individuare sulla carta geografica. Come dire che Australia, Nuova Zelanda e Polinesia formano un arcipelago.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Probabilmente non limitandosi a una generica ricognizione, ma ricercando maggiormente il coinvolgimento di quei “professionisti che, nonostante le tante difficoltà, svolgono il loro lavoro quotidianamente alla ricerca di qualità”, si sarebbe ottenuto un maggiore entusiasmo che avrebbe contribuito anche a rinsaldare il legame con i territori favorendo la diffusione dell’architettura contemporanea che così tanta fatica fa in un Paese statico e sostanzialmente conservatore come il nostro.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Una questione italiana: la difficoltà di fare squadra
Arcipelago Italia rimane una suggestione interessante – a condizione però di non rimanere isolati – ma conferma l’abitudine italiana a lavorare con raggruppamenti temporanei piuttosto che alla costruzione di team. Il nostro Paese ha bisogno, in diversi settori, di innalzare il proprio livello di competitività e per questo vanno ricercate e sostenute le professionalità in grado di farlo. Il criterio di selezione continua a essere il nostro grande problema: si sconfina spesso nell’emergenza e allora si insiste su un nome di prestigio per avere garanzie di successo nel tempo brevissimo ma non si lavora mai in prospettiva.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports
Non c’è da stupirsi quindi se Arcipelago Italia assomiglia piuttosto a un sistema planetario con al centro una massa gigante che attrae corpi celesti minori non visibili ad occhio nudo.

Arcipelago Italia, ©Urban Reports