Paolo Casicci
20 Dicembre 2018
Il nuovo landmark di Copenhagen è il tetto a gradoni della Croce Rossa firmato da Cobe

Una gradinata spettacolare concepita come un’agorà unisce vecchio e nuovo e introduce alla casa dei volontari
Una caratteristica che rende molto apprezzata in tutto il mondo l’architettura contemporanea danese è lo sforzo dei progettisti di far dialogare lo spazio pubblico con quello privato, l’attitudine a dare sempre a un’area una dimensione condivisa, aperta a un numero di persone il più alto possibile e non riservata ai proprietari dell’edificio, dello spazio, del complesso residenziale tirato su.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
Questo approccio ha permesso negli ultimi anni a Copenhagen di veder nascere una grande quantità di architetture di pregio: nuovi volumi e nuove cubature in aree pubbliche che, anche laddove sono state progettate per uso privato, sviluppano una relazione virtuosa con il contesto e permettono ai cittadini e ai visitatori di goderne almeno in parte. Anche uno spazio privato, in Danimarca, è uno spazio aperto al pubblico e da condividere.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
Lo studio Cobe è tra i più attivi nel Paese scandinavo e tra quelli maggiormente impegnati a sviluppare una cifra progettuale che sia attenta a tale condivisione. Per questo, la duplice sede della Croce Rossa di Copenhagen completata mesi fa – e che consiste nel quartier generale della fondazione per la Danimarca e in quello dei volontari che fanno base nella capitale danese – è stata concepita come un vero e proprio salotto urbano.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
Il progetto di Cobe è un’estensione della sede nazionale della Croce Rossa ed è stato concepito come una celebrazione del lavoro e dell’impegno dei 34 mila volontari di cui la “casa” vuole essere un punto d’incontro aperto a tutta la città. E infatti il complesso è diventato subito un luogo popolare: in estate, i volontari e lo staff tengono riunioni anche all’aperto e i passanti si fermano per una pausa o fanno attività sportiva outdoor.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
L’edificio è in pratica una continuazione della strada. Il tetto è una agorà di 850 metri quadrati che prende la forma di una grande scala estesa dal livello stradale al secondo piano del palazzo adiacente. I gradoni rappresentano il modo in cui Cobe realizza una lettura ininterrotta del quartiere e sono stati costruiti con gli stessi mattoni gialli dell’edificio originario.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
L’interno si estende per 750 metri quadrati, è situato parzialmente sotto il livello della strada. Il centro dei volontari si apre per chi vi accede con un auditorium terrazzato che può ospitare oltre cento persone.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
L’edificio originale e quello aggiunto da Cobe sono collegati anche da un parco dove dipendenti e volontari possono incontrarsi.
“Con la casa della Croce Rossa volevamo creare un luogo ideale per questi eroi di tutti i giorni, le migliaia di volontari che fanno uno sforzo straordinario per aiutare gli emarginati” dice Dan Stubbergaard, architetto e fondatore di Cobe. “Il tetto dell’edificio è ora un landmark e un luogo di incontro e l’edificio stesso è diventato uno spazio urbano che rivolge al mondo un invito alla generosità e all’umiltà”.

La sede della Croce Rossa danese a Copenhagen, progetto di studio Cobe
Cobe ha testato ogni dettaglio del progetto con la Croce Rossa. “Questo non è solo un edificio o uno spazio: è un luogo per lo scambio e lo sviluppo. Il frutto di un’impostazione creativa che non può che ispirare ulteriori soluzioni creative”, dice Anders Ladekarl, segretario generale della Croce Rossa danese.