Paolo Casicci
7 Agosto 2018
Very Simple Kitchen, quando lo stile rétro non è soltanto un vezzo

La scommessa di una startup bolognese: una cucina modulare che già piace dall’Italia alla Francia
Una delle parole più ricorrenti nel design contemporaneo è nomadismo, perché cresce la domanda di mobili “nomadi”, ovvero versatili e in grado di rispondere alle esigenze di case sempre più piccole, abitazioni in cui ciascun pezzo può essere usato in modi diversi da quelli per cui convenzionalmente è pensato.

Very Simple Kitchen

Very Simple Kitchen
Dal bisogno è nata la tendenza e da tempo molte aziende si fregiano di produrre mobili “nomadi” che spesso in realtà sono arredi costosi e non sempre davvero duttili.

Very Simple Kitchen
Very Simple Kitchen è una startup bolognese che del nomadismo ha fatto la sua missione producendo un sistema di cucine modulare e componibile ispirato alle strutture dei banchi da lavoro industriali. Il progetto è totalmente realizzato in acciaio – verniciato a polvere – ed è pensato per venire incontro, appunto, alle ultime tendenze dell’abitare. Very Simple Kitchen è una cucina prêt-à-porter che si adatta alle esigenze della casa, può espandersi con l’aggiunta di nuovi pezzi, è resistente e facile da smontare e rimontare in caso di trasloco. Un perfetto incontro tra modularità e sartorialità.

Very Simple Kitchen
Il team della startup è tutto bolognese: Riccardo Randi è il designer e ideatore del progetto, Federica Poluzzi l’interior e Michele Bernini l’ingegnere meccanico “con una passione sfrenata per la lamiera”, racconta.

Very Simple Kitchen

Very Simple Kitchen, i pezzi da assemblare
La tesi allo Ied e il via al progetto
Il design di Very Simple Kitchen è ispirato a quello rétro dei vecchi banchi da lavoro. Il progetto parte casualmente nel 2016, mentre Riccardo Randi lavora alla tesi in product design allo Ied Milano su una cucina da esterno, sviluppato per Schiffini con Dario Distefano e Riccardo Trabattoni. “Quando mi sono trasferito in una casa senza cucina e ho dovuto attrezzarmi, sono partito da un banco da lavoro” racconta Randi, “così ho iniziato a esplorare tutte le potenzialità di un pezzo del genere, lavorando poi insieme agli altri del gruppo”. Il nomadismo e non il gusto per il vintage è il driver di questa storia. “Lo stile rétro è una veste, ma la missione di Very Simple Kitchen è senz’altro la funzionalità”.

Very Simple Kitchen
Da Maison et Objet ai primi ordini
Il modello ha debuttato all’ultimo Maison et Objet a Parigi, dove tornerà a gennaio dopo essere esposto alla Bologna Design Weeek e prima del prossimo Salone di Milano. Al Fuorisalone, Very Simple Kitchen ha debuttato quest’anno raccogliendo i primi ordini dall’Italia e dalla Francia. “Il nostro pubblico è vario: il prodotto piace soprattutto ad architetti, fotografi e creativi. È curioso che sia apprezzato sia nel nostro Paese, dove si predilige una cucina più ordinata nell’aspetto ma destinata a essere messa sottosopra da chi lavora ai fornelli, sia nel Nord Europa, dove si prediligono modelli vintage e industrial che spesso vengono vissuti meno che da noi”, sorride Riccardo.

Very Simple Kitchen, dettaglio

Very Simple Kitchen
E-commerce e show room in stile industrial
Oltre al prodotto, il concept stesso di Very Simple Kitchen prevede una shopping experience nuova per il mondo delle cucine: un sito web dove configurare e ordinare i pezzi, per poi montarli semplicemente e in autonomia a casa. Il lancio dell’e-commerce è previsto per il prossimo ottobre, ma al momento è comunque possibile richiedere preventivi e acquistare moduli personalizzati scrivendo a info@verysimplekitchen.com. Il 25 settembre sarà poi inaugurato lo show room bolognese in via Paolo Fabbri. In una vecchia officina meccanica riadattata in stile loft, ovviamente.

Riccardo Randi, designer e ideatore di Very Simple Kitchen
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