Paolo Casicci
11 Ottobre 2018
Pino Scaglione e De Castelli, eleganza e tecnologia cadono a pannello

La collezione di moduli fonoassorbenti nati da una ricerca sulle barriere antirumore per le autostrade
di Alessandra Grasso
Dallo studio di barriere antirumore per le autostrade a un sistema di pannelli fonoassorbenti per la casa e gli interni. Parte da lontano DecoDe, il progetto di Pino Scaglione per De Castelli presentato all’ultimo Cersaie di Bologna. L’azienda è un’eccellenza del made in Italy nella lavorazione del metallo che ha sviluppato un know how in grado di portarla a collaborare con architetti e designer di fama internazionale. Al Cersaie, De Castelli ha presentato collezioni disegnate, tra gli altri, da Paola Lenti e Leonardo Sonnoli. Scaglione è architetto e urbanista, professore di Progettazione Urbana all’Università di Trento e arriva a DecoDe da una precedente ricerca più complessa e su scala differente.

DecoDe, pannelli di Pino Scaglione per De Castelli, foto di Alberto Parise
Per DecoDe, Scaglione è partito dalla fascinazione esercitata nel mondo dell’arte e della filosofia dall’esagono. Pitagora considerava questa forma geometrica il simbolo della creazione, Scaglione vi trasferisce un connubio di stile sartorializzato e funzionalità.

DecoDe, pannelli di Pino Scaglione per De Castelli, foto di Alberto Parise
DecoDe si compone essenzialmente di moduli con due misure standard, uno più grande di 70×60 cm, l’altro più piccolo di 30×35 cm. I moduli si diversificano per texture, colore e profondità e sono pensati per poter dare vita a infinite combinazioni personalizzate. L’effetto finale ottenuto sulla superficie dall’accurata scelta cromatica e dalle forature a laser avvicinano il prodotto al concetto di paesaggio tanto caro a Scaglione e che sta alla base di questo progetto. “Si tratta di paesaggi immaginari, astratti e visionari, ispirati alla più significativa esperienza dell’arte astratta italiana”, dice l’architetto. Ognuno può costruire il proprio paesaggio immaginario.

DecoDe, pannelli di Pino Scaglione per De Castelli, foto di Alberto Parise

DecoDe, disegni per i pannelli di Pino Scaglione, De Castelli
Ciò che cattura l’osservatore sono le superfici diversificate dei moduli, gli esagoni presentano una foratura e taglio laser studiato espressamente da De Castelli per DecoDe. L’incisione viene realizzata con un laser a fibra in passaggi ripetuti, per ottenere profondità maggiori e forature di alta precisione, le cromature variano dal rame al ferro all’ottone nella varie finiture che l’azienda può proporre. Un prodotto pregiato sia per matericità che per prestazioni.

DecoDe, disegni per i pannelli di Pino Scaglione, De Castelli
Dietro l’elegante superficie metallica, DecoDe, nasconde un’anima in canapa naturale. Il metallo perforato, la struttura geometrica e le modalità di assemblaggio unite al materassino in canapa retrostante permettono di ottenere ottime prestazioni acustiche rendendo i pannelli adatti sia per soluzioni residenziali sia per uffici, spazi collettivi e di lavoro. Su alcune di queste superfici metalliche è possibile attivare processi supplementari per irruvidire, modificare, ossidare la texture, creando effetti originali grazie al know how di De Castelli.

DecoDe, disegni per i pannelli di Pino Scaglione, De Castelli
Ma l’obiettivo di Scaglione non era quello di realizzare un prodotto che si caratterizzasse solo per la superficie: DecoDe è un progetto spaziale, una soluzione estetica, tecnologica ed ecologica, “pannelli che dialogano con lo spazio circostante”. Il progetto complessivo di Scaglione prevede altre soluzioni sia a soffitto che a parete ed ulteriori geometrie regolari dal quadrato al cerchio, nonché pannelli grandi come separé sia per l’abitare che per il lavoro.

DecoDe, finiture per i pannelli di Pino Scaglione, De Castelli